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QUESTO ARTICOLO SCRITTO DAL DOTT.THOMAS COWAN  E’ STATO PUBBLICATO  SUL SITO WEB DELLA WESTON A.PRICE FOUNDATION                                      http://www.westonaprice.org/askdoctor/low-dose-naltrexone-leukemia.html

 

                                  UN POSSIBILE TRATTAMENTO PER LA LEUCEMIA

 

Alla domanda rivoltami :sono stato diagnosticato con pre leucemia,una forma preliminare della leucemia,puo’sottopormi ad un trattamento terapeutico alternativo?

La mia risposta e’:la leucemia in generale e’una patologia del sistema immunitario o piu’accuratamente descritto un cancro del sistema immunitario,per cui penso sia una buona opportunita’introdurre una terapia alla quale mi sto recentemente dedicando con interesse. La terapia e’ chiamata naltrexone a basso dosaggio(ldn)e molte informazioni sulla stessa,comprese interviste,video,copie di studi pubblicati e quanto altro appreso da medici e pazienti che la stanno utilizzando,sono reperibili dal sito web www.lowdosenaltrexone.org (il nostro sito italiano e’www.ldnitalia.org).

La terapia con LDN non e’ solo promettente per molte malattie debilitanti compresa la leucemia,ma agisce  all’interno del funzionamento del nostro sistema immunitario.

Il naltrexone e’ stato introdotto alla fine degli anni 60 inizio anni 70 ed e’ una medicina che fu adottata come antagonista degli oppiacei,basandosi sul principio che blocca i recettori degli oppiacei nel ns. organismo. Una medicina simile,il naloxone era usato come un efficacissimo antidoto per le overdosi da droghe come eroina o morfina in quanto spesso e velocemente annullava gli effetti di quelle sostanze riportando alla normalita’il paziente colpito.Quando lavoravo in un centro di emergenza ospedaliero ricordo moltissimi casi di tossicomani in condizioni disperate che dopo la somministrazione di naloxone in pochissimo tempo tornavano alla normalita’.

Il naltrexone in ogni caso permane nel corpo per un  periodo piu’lungo di quanto faccia il naloxone ed e’ stato utilizzato a dosi di 50 mg/die  sui pazienti  come protocollo a lungo termine per sottrarli  dalla tossicita’delle droghe,questo  nel periodo prima dell’avvento del metadone. Si  rivelo’presto un insuccesso in quanto il

fatto che blocca a  lungo i recettori degli oppiacei,generava anche il prolungato blocco dei recettori oppioidi  endogeni,le endorfine beta, cosi’ che i pazienti si sentivano cronicamente male e presto rifiutarono di assumerlo. Le endorfine sono la copia endogena delle sostanze oppioidi ingerite (esogene) e sono quelle che provocano il benessere del ns organismo.

Un neurologo impegnato nella lotta alla dipendenza da eroina,Bernard Bihari noto’che i pazienti che trattava(specie quelli con hiv)avevano un nr.di endorfine beta bassissimo. Considerando che cellule come linfociti,e cellule killer che regolano l’equilibrio del sistema immunitario sono piene dei  recettori endogeni “endorfine beta”che sembrano essere i regolatori delle funzioni del ns. sistema immunitario,egli’arrivo’alla conclusione che tutte le disfunzioni su base autoimmune che sono la causa di malattie come:lupus,cancro, morbo di crohn,aids,sm e tutte le altre patologie del sistema nervoso centrale potessero avere origine dal basso nr di endorfine beta prodotte dal ns organismo.

Lo stesso verifico’anche che il naltrexone a dosaggi alti di 50 mg/die bloccava per un lungo tempo la produzione delle endorfine beta,ma utilizzato a dosaggi piu’ bassi(4,5 mg/die) e assunto un’ora prima di andare a dormire,le bloccava per circa un’ora inducendo il corpo a una produzione extra delle stesse (sino ad un nr 4 volte piu’alto)

che produceva un ripristino delle funzioni del sistema immunitario e a volte  la scomparsa dei sintomi della patologia che il paziente presentava.

E’ stato dimostrato che in oltre 20 anni di utilizzo questo farmaco non ha mai dato problemi di tossicita’o effetti collaterali importanti dimostrando una effettiva efficacia su svariate patologie.

E’ di gennaio 2007 una pubblicazione sul giornale americano di gastroenterologia che afferma che oltre il 67% dei pazienti affetti da morbo di crohn trattati con solo  LDN hanno mostrato la remissione completa della patologia.

E’una medicina poco costosa e alla portata di tutti e il fatto che non sia ancora un farmaco approvato ufficialmente fa pensare che cio’sia dovuto al basso profitto economico che ne deriva dalla sua vendita.

Io personalmente mi interessai a LDN per diversi motivi. Il primo fu un mio paziente con cancro alla prostata che ha avuto un grande successo terapeutico con solo LDN come terapia.

Ci sono molti metodi per aumentare la produzione di endorfine beta l’esercizio fisico,la cioccolata che contiene fenilalanina la quale provvede a prolungare la vita delle endorfine beta,l’attivita’sessuale e una buona alimentazione,ma il metodo in assoluto piu’ efficace e’l’utilizzo di LDN.

Ci sono molte farmacie specializzate nella produzione di capsule di ldn al dosaggio richiesto ma il dott.Bihari ha sempre raccomandato di utilizzare la dose di 4,5 mg/die presa la sera prima di andare a dormire.