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60th Annual Meeting of the American Academy of Neurology Abstracts2View™ site, e tradotto in Italiano
Studio pilota del Naltrexone a Basso Dosaggio nella Sclerosi Multipla Primaria Progressiva
Maira Gironi, Filippo Martinelli, Paola Sacerdote, Claudio Solaro,
Genova, Italy, Rosella Cavarretta, Mauro Zaffaroni, Lucia Moiola, Marta
Radaelli, Valentina Pilato, Gallarate, Italy, Sebastiano Bucello,
Vittorio Martinelli, Marco Cursi, Raffaello Nemni, Giancarlo Comi,
Gianvito Martino, Milano, Italy
BACKGROUND: Il Naltrexone e' un antagonista degli oppiacei orale semi
sintetico autorizzato, al dosaggio di 50mg, per la cura della dipendenza
dall' eroina. Tuttavvia, il dosaggio piu' basso revoca l' azione
antagonista mentre promuove e mantiene una sovrapproduzione di Beta
Endorfine (BE), un oppioide endogeno con funzioni immunomodulanti. Un
effetto sintomatico del basso dosaggio di naltrexone (LDN) sulla
spasticita', dolore e fatica e' stato registrato ma per adesso sono
state raccolte soltanto osservavioni anedottiche.
DESIGN/METHODS: Uno studio terapeutico pilota di 6 mesi, multicentrico,
open-label, con il LDN (5 mg/giorno) e' stato condotto su 40 pazienti
diagnosticati con sclerosi multipla primaria progressiva (PP) MS (di
cui 19 uomini e 21 donne, eta' media 53.4 anni, livello medio EDSS 5.5).
La sicurezza ed efficacia dell' LDN nella spasticita', dolore e fatica
e' il risultato che maggiormente e' emerso dallo studio. E' stato
considerato controindicativo all' arruolamento allo studio l' uso di
farmaci contenenti oppio, immunosoppressivi od immunomodulanti.
Considerazioni cliniche e biochimiche sono state condotte rigorosamente
(all' inizio, ad 1, 3, 6 mesi di terapia ed 1 mese dopo l' interruzione)
cosi' come la misurazione dei livelli di beta endorfine (BE) (misurate
con radioimmunoassay) nelle cellule mononucleari del sangue periferico
(PBMC).
Sono state usati parametri appropriati per la valutazione della
spasticita', dolore e fatica (esempi: Ashworth, Fatigue Severity Scale,
Visual Analogue Scale)
RISULTATI: 35 pazienti hanno completato i 6 mesi di terapia (5 pazienti
sono usciti). Anomalie transitorie ematologiche (aumento degli enzimi
del fegato), infezioni del tratto urinario, leggera agitazione e
disturbo del sonno sono stati i piu' comuni eventi avversi.
In livello di incremento delle BE nelle PBMC e' stato registrato subito
dopo 3 mesi di terapia. Il livello di aumento di BE e' divenuto
statisticamente significativo rispetto ai valori iniziali soltanto dopo
i 6 mesi di terapia (p< 0.01). L' incremento di BE si e' mantenuto
statisticamente significativo 1 mese dopo l' interruzione della terapia
(p<0.01 rispetto all' inizio e rispetto al valore del 3 mese). Efficacia
dei risultati e' ancora sotto investigazione. Questo studio e' stato
supportato da un finanziamento della Federazione Italiana Sclerosi
Multipla.
Category - MS and Related Diseases
SubCategory - Clinical Science
Tuesday, April 15, 2008 11:30 AM